I segni disegnati sulle barriere trasparenti della città sono arbitrari, indecifrabili e pervasivi come un'ossessione. È qualcosa che tutti conosciamo e di cui potremmo anche avere un'opinione negativa, ma sono espressione di un mondo che abita gli stessi luoghi in cui si svolge la routine urbana. Due realtà che non dialogano ma se le sovrapponiamo, in un unico fotogramma, otteniamo un'esperienza visiva/formale che ci costringe a un difficile processo di riesame chiedendoci di riconsiderare ciò che consideriamo "brutto" e potenzialmente "bello".